Ogni anno ci piace associare Ellin Selae a una immagine profonda e positiva che chiamiamo “visione”.

Qui sotto sono riportate le “visioni ispiratrici” che abbiamo scelto negli anni scorsi.

La visione per l’anno corrente è riportata in fondo alla pagina delle novità.

 

 

Per il 2014 abbiamo scelto

una preghiera popolare brasiliana

 

 

 

Signore e salvatore del mondo,

noi ti preghiamo anche per gli animali,

che umilmente portano con noi

il peso e il calore del giorno

e offrono le loro semplici vite,

aiutandoci a vivere bene.

 

Noi ti preghiamo

Anche per le creature selvagge,

che tu hai creato sapienti, forti, belle.

Ti preghiamo per tutte le creature,

anche quelle che non sono intelligenti,

perché esse hanno una loro missione,

sebbene noi siamo incapaci di riconoscerla.

 

E supplichiamo

la tua grande tenerezza,

perché tu hai promesso

di salvare insieme l’uomo e gli animali (cf. Sal. 36,7)

e hai concesso a tutti il tuo amore infinito.

 

 

 

Come Visione per il 2013 abbiamo scelto

un pensiero di Christian Larson

 

 

 

Prometti a te stesso di essere così forte che nulla disturberà la tua mente.

Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza,

amore ad ogni persona che incontri,

di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro,

di guardare il lato bello di ogni cosa,

...di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.

Prometti a te stesso di pensare solo al meglio,

di aspettarti solo il meglio,

di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.

Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato

per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro,

di essere sereno in ogni circostanza e

di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri.

di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere,

da non aver tempo per criticare gli altri.

 

Prometti a te stesso di essere:

Troppo Nobile per l'ira

Troppo Forte per la paura

Troppo Felice per farti vincere dal dolore...

 

 

 

 

Per il 2012 abbiamo scelto

il testo di una canzone di Franco Battiato

 

L’ombra della luce

 

 

 

Difendimi dalle forze contrarie,

la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,

quando il mio percorso, si fa incerto,

E non abbandonarmi mai...

Non mi abbandonare mai!

Riportami nelle zone più alte

in uno dei tuoi regni di quiete:

E' tempo di lasciare questo ciclo di vite.

E non mi abbandonare mai,,.

Non mi abbandonare mai!

Perché, le gioie del più profondo affetto

o dei più lievi aneliti del cuore

sono solo l'ombra della luce,

Ricordami, come sono infelice

lontano dalle tue leggi;

come non sprecare il tempo che mi rimane.

E non abbandonarmi mai...

Non mi abbandonare mai!

Perché, la pace che ho sentito in certi monasteri,

o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,

sono solo l'ombra della luce.

 

 (da: "Come un cammello in una grondaia", 1991)

 

 

 

 

Come Visione per il 2011 abbiamo scelto

una poesia di Jorge Luis Borges

I giusti

 

 

 

 

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.

Chi è contento che sulla terra esista la musica.

Chi scopre con piacere una etimologia.

Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi.

Il ceramista che intuisce un colore e una forma.

Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.

Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.

Chi accarezza un animale addormentato.

Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.

Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.

Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.

Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

 

 

 

 

Come Visione Ispiratrice per il 2010 abbiamo scelto

una poesia di Primo Levi

Agli amici

 

 

Cari amici, qui dico amici

Nel senso vasto della parola:

Moglie, sorella, soldati, parenti,

Compagne e compagni di scuola,

Persone viste una volta sola

O praticate per tutta la vita:

Purché fra noi, per almeno un momento,

Sia stato teso un segmento,

Una corda ben definita.

 

Dico per voi, compagni d’un cammino

Folto, non privo di fatica,

E per voi pure, che avete perduto

L’anima, l’animo, la voglia di vita.

O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu

Che mi leggi: ricorda il tempo

Prima che s’indurisse la cera,

Quando ognuno era come un sigillo.

Di noi ciascuno reca l’impronta

Dell’amico incontrato per via;

In ognuno la traccia di ognuno.

Per il bene od il male

In saggezza o in follia

Ognuno stampato da ognuno.

 

Ora che il tempo urge da presso,

Che le imprese sono finite,

A voi tutti l’augurio sommesso

Che l’autunno sia lungo e mite.

 

 

 

 

La nostra Visione Ispiratrice

per il 2009

è stata una antica benedizione irlandese

 

Che la luce del tuo cuore ti guidi in questo nuovo giorno.

Che la luce della tua anima benedica il lavoro di questo giorno.

Che la presenza del tuo  misterioso Dio ti accompagni.

Che veda in tutto ciò che fai la luce della tua anima.

Che la sacralità del tuo lavoro porti guarigione,

luce e rinnovamento a quanti lavorano con te

e a quanti vedono e ricevono il tuo lavoro.

Che il tuo lavoro non ti venga mai a noia,

ma liberi in te sorgenti

di rinnovamento, ispirazione e serenità.

Che tu sia presente in tutto ciò che fai.

Che questo nuovo giorno non sia un nuovo peso.

Che l’alba ti trovi desto e attento.

Che la sera ti trovi felice e appagato.

Che tu possa entrare nella notte beato, protetto e difeso.

Che la tua anima possa placarti,

portarti consolazione e rinnovamento.

 

 

 

 

LA NOSTRA VISIONE ISPIRATRICE

PER IL 2008

 

Per il 2008 abbiamo scelto una poesia indiana

 

Ti auguro tempo

 

Non ti auguro un dono qualsiasi

Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.

Ti auguro tempo per divertirti e per ridere.

Ti auguro tempo per il tuo Fare e il tuo Pensare,

non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.

Ti auguro tempo non per affrettarti e correre,

ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo non soltanto per trascorrerlo.

Ti auguro tempo perché te ne resti,

tempo per stupirti e tempo per fidarti

e non soltanto per guardarlo sullo orologio.

Ti auguro tempo per toccare le stelle

e tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.

Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,

per vivere ogni tuo giorno ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere tempo,

tempo per la vita.

 

 

 

LA NOSTRA VISIONE ISPIRATRICE

PER IL 2007

 

Come «Visione Ispiratrice» per il 2007 abbiamo scelto una canzone del grandissimo Giorgio Gaber.

 

 

NON INSEGNATE AI BAMBINI
di Gaber - Luporini


Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.

Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.

Giro giro tondo cambia il mondo.

Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.

Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.

Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.

Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo.

 

 

 

Questa è stata la “Visione ispiratrice”

alla quale abbiamo dedicato il nostro lavoro nel 2006

 

 

 

ODE ALLA VITA

 di Pablo Neruda

 

  Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marca,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle 'i'

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,

chi è infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge, chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,

chi non si lascia aiutare;

chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

 

Pablo Neruda