Alberto Figliolia
La misteriosa danza
delle alte stelle
Haiku, sillabe d’infinito
(pp. 112; ill.;
12,00 euro; isbn
978-88-89621-19-6)
In soli 3
versi l'haiku espime un mondo fatto di sensibilità, sentimento e amore per la natura…
molto più di un esercizio letterario, è una forma sublime di linguaggio poetico
che permette di esplorare e attraversare le stanze più luminose dello spirito.
In questo
libro ci sono 199 haiku, 199 spiragli sull'Anima…
Un corvo posa
nel liuto del tramonto
il suo gracchiare.
Silenzio e
parola non sono affatto discordi, soprattutto in un'epoca di terribile,
frequente, inutile, frastuono come quella attuale. Le parole dell'haiku cadono
con levità e forza nella nostra anima e nel nostro cuore, e vi si sedimentano,
generando meditazione, comprensione, empatia, armonia.
Grande Muraglia...
un passo dopo l'altro
divengo nebbia.
L'haiku (o,
meglio, lo haiku) è un sereno porto creativo-esistenziale, pausa dalle
convulsioni di una società sovente iniqua e degradata (la dolce ribellione
della poesia...), ricerca segreta del mondo e della sua lentezza perduta, della
meraviglia che comunque si può annidare in ogni angolo del quotidiano, nelle
crepe della realtà...
L'haiku è lieto
sbalordimento, una narrazione lirica, un'osservazione del vuoto-pieno (il vuoto
non è mai vuoto), il silenzio contro il rumore... già, perché silenzio e poesia
vanno d'accordo come il cielo e le stelle.
Notte, silenzio:
la misteriosa danza
delle alte stelle.
Scandiamo gli haiku;
facciamo cadere nel silenzio rigeneratore quella manciata di sillabe,
d'evocazione infinita nella loro estrema brevità; suggeriamo, con le pause e il
soffio, il respiro che accompagna i tre versi, un'interpretazione docile,
leggera e serena dell'esistenza e dell'universo che ci popola dentro, gli
infiniti mondi che si svelano anche nell'infinitamente piccolo.
NOTA: a chi
ordinerà il libro direttamente a noi invieremo in omaggio una copia della
nostra rivista letteraria Ellin
Selae (v. qui sotto i nostri recapiti)
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Alberto
Figliolia vive alla periferia dell'impero.
La condizione
di pesce fuor d'acqua non gli pesa, anzi gli si attaglia alla perfezione come
una vocazione realizzata. Da alcuni anni collabora con Silvana Ceruti alla
conduzione del "Laboratorio di scrittura creativa" attivo nella Casa
di reclusione di Milano-Opera. Ritiene che il poeta di strada svolga un nobile
e antico mestiere e da lungo tempo si esercita in tal senso, per le contrade
nazionali e non solo, con l'amico Çlirim Muça.
Performer con diletto quando gli capita, crede con fermezza nel martello
libertario e gandhiano della poesia.
Ha scritto
numerosi libri di poesia spaziando fra vari generi, di narrativa sportiva,
aforistica e altro ancora. Già collaboratore di testate e quotidiani nazionali,
è ora per scelta un giornalista free lance e blogger; collabora con il GAZETIN,
periodico indipendente di cronaca civile, e con TELLUSFOLIO, rivista
"glocal".
Per tanti anni
allenatore di basket, ha potuto in tal modo "sfogare" la passione
dell'insegnamento provando a coniugare i concetti di agonismo, democrazia e
solidarietà.
alberinube.wordpress.com
twitter@phigliolia
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La copertina e le illustrazioni contenute
nel libro sono state realizzate da Michela Genovesi
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